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Deruta
A ridosso dell'antica cinta muraria si trova il borgo più vecchio da dove, salendo per tre porte dell'antico sistema difensivo, si accede al centro storico. La principale porta d'accesso è chiamata Porta Sant'Angelo, le altre minori sono dette Porta Perugina e Porta del Borgo o Tuderte. Nel centro storico svettano le due torri civiche ed il campanile della chiesa di San Francesco.
Storia
Le origini di Deruta rimangono in
parte oscure, come dimostrano le diverse denominazioni che la cittadina ha
assunto nel corso del tempo: Ruto, Ruta, Rupta, Direpta, Druida. Sicuramente è
sempre stata un valido baluardo di Perugia a sud, verso Todi. Di questo ruolo è
tutt'ora testimonianza l'aspetto di castello fortificato che il centro storico
conserva.
Numerose sono le testimonianze di
una presenza abitativa in epoca romana, tutte confermate da resti architettonici
caratteristici come capitelli, anfore ed epigrafi, ancora oggi visibili
nell'atrio del municipio. Dal ritrovamento di un frammento di lastra decorativa
dell'VII secolo, si può risalire alla presenza di un borgo fiorente ed operativo
già nell'Alto Medioevo.
Verso l'anno mille l'Imperatore
Ottone III cedette il paese ad alcuni nobili germanici conferendogli il titolo
di Nobiles de Deruta. Nel XIII secolo Deruta ha un proprio Statuto (andato
perso) seguito, nel 1456, da un nuovo documento in volgare. Questo prevede la
presenza nel castello, oltre che di un podestà inviato da Perugia, di quattro
boni omini eletti tra gli abitanti. Le continue pestilenze, della seconda metà
del Quattrocento, sterminarono la popolazione, tanto da comportare una riduzione
della cinta muraria.
Durante la Guerra del sale (1540)
Deruta, schieratasi contro il Papa, consegnò addirittura le chiavi del paese a
Pier Luigi Farnese capitano di ventura al soldo papale, ma nonostante ciò subì
saccheggi e devastazioni. L'assoggettamento di Perugia alla Chiesa portò anche
alla cittadina un lungo periodo di pace. È proprio in questi anni che si ebbe il
massimo sviluppo della lavorazione della maiolica artistica, attività che, nel
corso dei secoli, ha fatto conoscere Deruta nel mondo.
La sottomissione al governo pontificio durò fino al 1860, a parte due brevi interruzioni legate al dominio francese: tra il 1798 e il 1800 fu inclusa nella Repubblica Romana come quarto cantone del Dipartimento del Trasimeno e, fra il 1809 e il 1814 fece parte dell'Impero napoleonico.
Monumenti e luoghi
d'interesse
Nei pressi della Porta del Borgo è ancora possibile osservare i resti, inglobati da edifici più nuovi, di un antico ospedale risalente al 1414 istituito da Rinaldo di Andrea, conosciuto come l'ospedale di San Giacomo, una rarità per l'epoca.
Musei
* Museo regionale della
Ceramica
* Pinacoteca
comunale
o Perugino, Padre Eterno con i santi Rocco e Romano (1477-1478
circa).
Eventi
* Il 25 novembre, festa di
santa Caterina d'Alessandria, patrona della città, si svolge la Festa dei
ceramisti, con mostre di maioliche, concerti, rappresentazioni teatrali e
sportive, oltre alla premiazione in chiesa dei ceramisti più anziani del
paese.
Personalità legate al luogo
* Papa Urbano IV (Troyes,
ca. 1195 – Deruta, 1264), nato Jacques Pantaléon , fu il 182° papa della Chiesa
cattolica, morì in un convento derutese a causa di un'indigestione
alimentare.
* Francesco Maturanzio
(Deruta, 1443 – Perugia, 1518), umanista italiano ed illustre letterato,
collaboratore del Perugino.
* Girolamo Diruta (Deruta,
1554 – dopo il 1610), compositore, organista e teorico musicale italiano,
pioniere del contrappunto.
* Francesco Briganti
(Deruta, 1873 – Perugia, 1961), storico medievalista regionale e scrittore
italiano.
* Padre Ugolino Nicolini
(Deruta, 1926 – Perugia, 1991), presbitero, religioso e storico medievalista
regionale.
* Giulio Cozzari (Deruta,
1940), politico, presidente della provincia di Perugia dal 1999 al
2009.
* Claudio Valigi (Deruta, 1962), ex calciatore.