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Soleto
Spoleto si trova all'estremità
meridionale della Valle Umbra, una vasta pianura alluvionale generata in epoca
preistorica dalla presenza di un vasto lago, il lacus Umber, prosciugato
definitivamente nel Medioevo, dopo il suo impaludamento, con delle opere di
bonifica.
La città si è sviluppata sul colle Sant'Elia, un basso promontorio collinare alle falde del Monteluco, e più in basso fino alle rive del torrente Tessino; ad est è contornata dai monti che delimitano la Valnerina.
Storia
Spoleto è un antichissimo centro
abitato fin dalla preistoria. Le prime testimonianze indicano che Spoleto fu
abitata almeno dal VII secolo a.C. dagli Umbri, come attestano antiche tombe
risalenti all'età del ferro. Le mura poligonali del V-IV secolo a.C., dette mura
ciclopiche, costituite da enormi massi di pietra calcarea in forma poligonale,
dimostrano che si trattava di una città ben fortificata e munita, in posizione
dominante sulla valle Umbra.
Diventata colonia romana nel 241
a.C., Spoleto (Spoletium) si fece ben presto fiorente e ricca di monumenti.
Spoleto si mantenne sempre fedele a Roma, in special modo durante le guerre
puniche, non soltanto respingendo Annibale dopo la sua vittoria al Trasimeno
(217 a.C.), ma soprattutto nel periodo critico successivo a quel lungo
conflitto.
Nel 43 a.C. vi sostò Ottaviano, prima della battaglia di Modena, officiando un sacrificio rituale presso uno dei templi della città.
Musei
Il Palazzo Spada, sede del Museo del Tessile e del Costume.
Monumenti e luoghi
d'interesse
* Il Duomo o Cattedrale di
Santa Maria Assunta, sorto nel 1067 sui resti di una chiesa del IX secolo.
Notevoli gli affreschi del Pinturicchio nella cappella Eroli e di Filippo Lippi
nell'abside della navata centrale.
* La chiesa di San Salvatore
(IV-V secolo, con rifacimenti longobardi dell'VIII secolo), fra le più antiche
basiliche di origine paleocristiana in Italia.
* La chiesa di Santa Eufemia
(XII secolo), costruita nell'area di una Insula, di cui restano mosaici e mura
(e che costituisce un raro caso italiano di chiesa romanica con i
matronei).
* Il monastero di Sant'Agata
e la chiesa di San Pietro.
* La chiesa di Sant'Ansano,
del primo Medioevo, costruita sul sito del Tempio Romano dedicato a Giove,
riconoscibile ancora nella cripta.
* Le chiese romaniche di San
Gregorio Maggiore, San Domenico, San Ponziano, San Giuliano e San Paolo Inter
Vineas.
* Il Complesso Monumentale
del San Nicolò.
* La Chiesa della Manna
d'Oro.
* La Chiesa di Santa Maria
della Consolazione
* La chiesa dei Ss. Giovanni e
Paolo: in questa piccola chiesa si trova il più antico affresco esistente al
mondo che raffiguri l'uccisione di Thomas Becket, avvenuta nel 1170 nella
cattedrale di Canterbury, per mano di quattro cavalieri inviati dal re
d'Inghilterra Enrico II. Il singolare primato dell'affresco, opera di Alberto
Sotio, è reso ancora più stupefacente dal fatto che il dipinto è di pochi anni
successivo all'episodio raffigurato (la chiesa fu consacrata nel 1174): se si
considera la distanza, enorme per quell'epoca, che separa Spoleto
dall'Inghilterra, aver dipinto tale evento in un così breve intervallo di tempo
può essere paragonato a una sorta di "cronaca in diretta" dell'avvenimento,
davvero raro per quei tempi.
Ponte delle Torri
* La Rocca Albornoziana: uno
dei monumenti simbolo della città. Sorge alla sommità del colle S.Elia da dove
domina la valle umbra. Possiede due cortili interni e sei torri tra cui quella
comunemente chiamata della spiritata e la Camera Pinta, affrescata con dipinti
quattrocenteschi. La tradizione popolare racconta dell'esistenza di due cunicoli
sotterranei che collegherebbero la Rocca con la parte bassa della città (in
particolare con il Ponte Sanguinario, sotto l'odierna piazza Vittoria) e con il
centro storico (all'altezza dell'Arco di Druso, di epoca romana): tali cunicoli,
che sarebbero stati conosciuti anche da Lucrezia Borgia, (ella fu governatrice
di Spoleto nel 1499), non sono stati però ancora trovati.
* Il Ponte Sanguinario,
ponte romano attualmente al di sotto del piano stradale, riscoperto solo nel XIX
secolo. Si trova esattamente in corrispondenza dell'attuale centro viario di
piazza della Vittoria ed è visitabile scendendo una rampa di scale che parte
direttamente dalla piazza; lungo 24 m ed alto 9, risulta essere in ottimo stato
di conservazione; è costituito da blocchi di travertino squadrati che compongono
tre arcate, di cui una ancora interrata. Il ponte permetteva alla via Flaminia
di oltrepassare il torrente Tessino, che oggi scorre qualche decina di metri più
a Nord-Est; quando questo gradualmente cambiò sede, il ponte restò semplicemente
un tratto della via e col tempo venne interrato. Il nome è probabile che derivi
dall'antica e vicina porta Sandalapius, ma la tradizione popolare lo associa
alla vicinanza dell'anfiteatro romano, dove avvennero molti
martirî.
* L'Arco di Druso, arco
romano costruito lungo il tracciato urbano della via Flaminia, che introduceva
al foro (sito attuale di piazza del Mercato), eretto nel 23 d.C. in onore di
Druso minore.
* Il Palazzo Spada, sede del
Museo del Tessile e del Costume.
* Il Palazzo Racani Arroni,
con i suoi graffiti monocromatici cinquecenteschi.
* Il Ponte delle Torri,
lungo 230 m, monumento simbolo della città: è un acquedotto romano-longobardo
secondo alcuni, tardo-medievale secondo altri, unico nella sua altezza di 82 m,
che lo rende il ponte antico in muratura più alto d'Europa. Il monumento è
interessato da un delicato intervento di monitoraggio dello stato tensionale
delle murature. Esso viene considerato un'anomalia per l'epoca della sua
costruzione: di fatto, raramente nella stessa epoca vennero costruite opere di
uso civile di tale imponenza. L'opera viene celebrata da Goethe nel suo
Italienische Reise.
* L'elegante Casa Romana del
I secolo d.C., appartenuta a Flavia Vespasia Polla, madre dell'imperatore
Vespasiano, decorata con pavimenti e mosaici ancora intatti.
La Torre dell'olio
* La Torre dell'Olio, del
XIII secolo, e la Porta Fuga: la Torre dell'Olio è così chiamata perché da essa,
in difesa della città, si soleva gettare olio bollente sui nemici che
assediavano la sottostante Porta Fuga (prima cinta muraria urbica); si narra che
molti nemici, i più illustri Federico Barbarossa e Annibale, subirono ingenti
perdite da questa strategia di difesa (da cui il nome "Fuga" della sottostante
porta)[1]. Nel caso di Annibale però, si tratta probabilmente di un falso
storico, in quanto la torre non è di epoca romana ma posteriore; non si esclude
comunque che, in precedenza, sullo stesso luogo esistesse una costruzione
analoga e con la stessa funzione.
* Il Palazzo Comunale, del
'200.
* Diversi palazzi del XVIII
secolo: Palazzo Collicola (sede della Galleria Comunale di Arte Moderna, con
opere di Calder, De Gregorio, Pomodoro ed altri), Palazzo Campello e Palazzo
Ancaiani, sede del Centro Italiano di Studi sull'Alto Medioevo.
* Il Teatro Romano. In epoca
medievale fu utilizzato come cava di pietre e molte di esse furono utlizzate per
costruire la Rocca, il vicino Palazzo Ancaiani e la torre campanaria del Duomo;
data l'origine romana del materiale di recupero, molti simboli pagani, come ad
esempio i falli alati portafortuna, sono tutt'ora visibili sul campanile della
Cattedrale.
* Il Teatro Caio Melisso, di
origine seicentesca (una delle strutture teatrali più antiche d'Italia),
abbandonato dopo l'inaugurazione del Nuovo e successivamente
riabilitato.
* Il Teatro Nuovo, del 1885,
progettato dall'architetto Ireneo Aleandri e voluto dalla borghesia cittadina
per l'insufficiente capienza del già esistente Caio Melisso. Il 29 giugno 2007,
in occasione dell'avvio della cinquantesima edizione del Festival dei Due Mondi,
il teatro è stato riaperto al pubblico dopo un restauro durato 3
anni.
* L'Auditorium della
Stella.
* Il Laboratorio di Scienze
della Terra.
* Il Museo Archeologico,
ubicato all'interno dell'ex monastero di S. Agata e adiacente al teatro romano;
contiene reperti che illustrano la storia della città e del comprensorio dalla
protostoria al periodo tardo antico.
* Il Museo
Diocesano.
* Il Museo Nazionale del
Ducato di Spoleto, ubicato all'interno della Rocca Albornoziana.
* La Piazza del Duomo e la
relativa scalinata.
* La Piazza Del
Mercato.
* le Vie di Fontesecca e dei
Duchi dove sono ancora visibili (ed utilizzate) le antiche botteghe
medioevali.
* Cinte murarie urbiche:
Spoleto presenta due cinte murarie urbiche, la prima sorta in epoca romana e
denominata mura ciclopiche e la seconda di epoca medievale ed ancora visibile.
La prima, costituita da enormi blocchi di pietra squadrati, racchiudeva
l'agglomerato urbano precedente allo sviluppo medievale e dunque era molto più
contenuta nell'estensione. Un esteso tratto di questo primo impianto è ancora
oggi visibile in via Leoncilli, dove è visibile pure il rudere di una torre
appartenuta alla cinta. Altri tratti sono stati di recente riportati alla luce a
seguito dei lavori di realizzazione del secondo stralcio del progetto di
mobilità alternativa; restaurati, sono oggi visibile all'uscita del percorso
meccanizzato nei pressi di piazza della libertà.
A seguito del
grande sviluppo medievale della città e la formazione di borgate lungo le vie di
accesso della città (Flaminia e Nursina) si realizzò la seconda ed ancora
visibile cinta muraria urbica. Proprio da questa seconda opera civile si evince
lo sviluppo prevalentemente medievale e la grandezza della città dell'antichità:
la cinta muraria in questione è a tutti gli effetti un'anomalia urbanistica
difficilmente riscontrabile in altri impianti della stessa epoca in quanto le
mura presentano uno dei più lunghi tratti rettilinei costruiti in epoca
medievale (il tratto misura più di 1 km, è collocato nella zona più bassa e
pianeggiante della città ed oggi risulta correre parallelamente a via Martiri
della Resistenza).
Durante il
ventennio fascista alcuni tratti delle mura medievali furono demoliti per
consentire la costruzione di altre opere. La realizzazione del terzo stralcio
previsto dal progetto di mobilità alternativa ha consentito il recupero ed il
restauro del tratto delle mura medievali più scosceso ed impervio e, per questo
motivo, lasciato all'incuria per moltissimo tempo.
* Teodelapio di Alexander
Calder: a Spoleto è presente la prima scultura monumentale "stabile" realizzata
al mondo: si tratta del Teodelapio dello scultore statunitense Alexander Calder;
alta 18 metri, fu realizzata nel 1962 nel piazzale della stazione ferroviaria
per la mostra "Sculture nella città", in occasione del Festival dei Due Mondi di
quello stesso anno. Di fatto, le altre famose e grandiose sculture dello stesso
autore (presente con le sue opere in città come Montreal, Chicago e Città del
Messico) sono tutte successive. Il fatto che la scultura poggi direttamente
sull'asfalto della piazza e che funga quasi da rotatoria atipica per i veicoli
in partenza o diretti alla stazione non è casuale: l'autore dell'opera, da
sempre attratto ed affascinato dalla dinamicità, immaginò il Teodelapio immerso
ed attraversato proprio dalla caoticità del traffico cittadino; in quest'ottica,
tutta la piazza e tutti i veicoli che vi transitano partecipano alla dinamicità
della scultura.
* Il Bosco Sacro del
Monteluco, con il convento francescano del XII secolo."Nihil jucundius vidi
valle mea spoletana": è la famosa frase di san Francesco D'Assisi, in
riferimento alla Valle Umbra. Una lapide posta al Belvedere del Monteluco,
riporta tale massima.
* La passeggiata panoramica
comunemente conosciuta come giro della Rocca e l'attiguo sentiero giro dei
Condotti, dai quali si può ammirare sia la Valle Umbra che inusuali scorci di
Spoleto.
* * Nel giugno del 1876,
Giosuè Carducci fu inviato come ispettore al Liceo di Spoleto (la piazza su cui
si trova il liceo porta oggi il suo nome) e volle visitare le Fonti del
Clitunno, a mezz'ora di carrozza dalla città. Da tale visita fu ispirato per
scrivere una delle più solenni e classiche fra le sue "Odi Barbare": "Alle Fonti
del Clitunno".
* Altro illustre visitatore di Spoleto fu Johann Wolfgang von Goethe che, nel suo lungo viaggio lungo la penisola italiana, nel 1786, vi soggiornò, lasciando una pagina di estasiata ammirazione per l'ardita costruzione del Ponte delle Torri, nel suo celebre libro "Viaggio in Italia".
Eventi
* Il Festival dei Due Mondi
(conosciuto anche come Spoleto Festival), fondato nel 1958 dal maestro
compositore Gian Carlo Menotti, che con i suoi spettacoli di prosa, danza,
concerti, mostre e film nell'ambito di Spoletocinema, rappresenta una delle più
prestigiose e mondane manifestazioni di livello internazionale. Dopo la
scomparsa del M° Menotti, dal 2008 il Festival è stato affidato alla direzione
di Giorgio Ferrara.
* Ogni anno, nel mese di
agosto, si svolge "Spoleto Estate", rassegna di appuntamenti culturali, musicali
e di spettacolo che vedono spesso protagonisti delle celebrità.
* Ogni anno, nel mese di
agosto, si svolge nella vicina frazione di Bazzano il Mama Umbria International
Festival, curato dalla coreografa statunitense Ellen Stewart.
* Dal 1995 Spoleto accoglie
annualmente (nel mese di dicembre) il Premio Nazionale per il Cortometraggio
Sociale NICKELODEON, rivolto ad autori (professionisti ed emergenti) che abbiano
realizzato cortometraggi a tema sociale o realizzati nell’ambito di progetti e
attività a carattere sociale. La principale finalità del Premio NICKELODEON è
contribuire a favorire la produzione di opere cinematografiche che riescano ad
illustrare, insieme alla padronanza della tecnica cinematografica e della
comunicazione audiovisiva, tematiche sociali.
* Dal 1999 sono istituiti
gli Eventi di fine anno: durante il periodo natalizio la città organizza
iniziative culturali e per l'intrattenimento collettivo, specie in occasione del
Capodanno.
* Dal 2003 Spoleto accoglie
annualmente (nel mese di maggio) la Settimana Internazionale della Danza,
trasferitasi da Perugia ed ancor prima da Rieti. La manifestazione ha lo scopo
di ricercare e promuovere nuove giovani stelle nascenti della danza classica e
moderna.
* Dal 2004 si svolge nella
città, nel mese di settembre, l'iniziativa Le Stelle Europee del
Gusto.
* Dal 2005 è istituita
l'iniziativa enogastronomica Vini Nel Mondo, una mostra dislocata negli
interrati più antichi della città e che vede protagonisti i vini prodotti da più
di 160 cantine provenienti dall'Italia e da tutto il mondo. Nell'edizione 2008 è
stato battuto, nell'ambito della manifestazione, il record mondiale di calice di
vetro più grande al mondo: il calice, pezzo unico disegnato e realizzato dal
maestro vetraio vicentino Massimo Lunardon – ha fatto segnare una altezza di
2,03 metri per 48 cm di diametro e 3 cm di spessore; entrato quindi nel Guinnes
dei Primati, è ora esposto nella Galleria Civica d'Arte Moderna della
città.
* Dal 2007 è istituita
l'iniziativa enogastrononica Spoleto Tipica, mostra mercato dei prodotti tipici
(promossa tra gli altri dalla Comunità Montana dei Monti Martani e del Serano e
dal Consorzio Bonificazione Umbra) che si svolge nei finesettimana compresi tra
il 1 e 11 novembre; palazzi storici, vie cittadine ed i frantoi del
comprensorio, accolgono visitatori con convegni e degustazioni. Prodotto tipico
protagonista è l'olio extravergine di oliva della zona.
Personalità legate al
luogo
* Caio Melisso (I secolo
a.C.), commediografo e bibliotecario di fiducia di Augusto
* Lucrezia Borgia
(1480-1519), figlia di Papa Alessandro VI, fu governatrice della
città
* Filippo Lippi (1406-1469),
pittore rinascimentale, morto a Spoleto, dopo aver dipinto il ciclo di affreschi
nel Duomo di Spoleto
* Berardo Eroli (1409-1479)
, cardinale
* Costantino Eroli (prima
metà del XV secolo – 1500), vescovo e giurista
* Vincenzo Acqua
(1693-1772), vescovo
* Francesco Eroli (seconda
metà del XV secolo – 1540), vescovo
* Pierleone Leoni (ca.
1440–1492), medico personale di Lorenzo de Medici
* Lo Spagna (1450–1528),
pittore rinascimentale, sposò una nobildonna spoletina e operò molto nel
comprensorio
* Silvestro Mauro, filosofo
e teologo
* Loreto Vittori
(1604–1670), cantante e commediografo
* Giovanni Battista
Pianciani (1784–1862) , religioso gesuita cultore di fisica e altre scienze
naturali
* Luigi Pianciani (Roma,
1810 – Spoleto, 1895) è stato un patriota e politico italiano.
* Pompeo Di Campello
(1803–1884), Ministro degli Affari Esteri del Regno d'Italia
* Adriano Belli, avvocato e
musicologo
* Giovanni Boldini
(1842–1931), pittore (di padre spoletino)
* Ermete Stella (Spoleto,
1855 – Acquasparta, 1937), musicista, compositore e direttore di banda
italiano
* Basilio Pompilj
(1858-1931), Cardinale e Vicario del Papa per la Diocesi di Roma
* Anna Mahler (1904–1988),
scultrice austriaca
* Gian Carlo Menotti
(1911–2007), artista, fondatore del Festival dei Due Mondi
* Alberto Talegalli
(1913-1961), attore
* Leoncillo Leonardi
(1915–1968), scultore
* Enrico Sabbatini
(1932-1998), costumista
* Giorgio Pressburger
(1937), regista teatrale e cinematografico, scrittore, saggista e
traduttore
* Ugo Rambaldi, pittore e
incisore
* Walter Tobagi (1947-1980),
giornalista, assassinato in un attentato terroristico
* Gianfrancesco Marignoli,
commediografo e attore
* Remo Venturi (1927),
ex-motociclista
* Pietro Biondi (1939),
attore e doppiatore
* Domenico Benedetti
Valentini (1946), deputato
* Ada Spadoni Urbani (1946),
senatrice
* Giancarlo De Carolis,
senatore, vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura dal 1981 al
1986
* Cristian Panetto,
sassofonista
* Angelo Orazi (1951),
ex-calciatore della Roma
* Domenico Zampolini (1957),
ex-nazionale di pallacanestro
* Roberto Brunamonti (1959),
ex-nazionale di pallacanestro
* Mauro Boccafresca (1962),
ex-calciatore
* Antonello Palombi,
tenore
* Marco Martani (1968),
sceneggiatore e regista
* Egidio Flamini,
pianista
* Noè Cruciani, campione di
pugilato
* Vincenzo Maria Rippo
(1947-1970), poeta
* Gabriele Francioli (1970),
musicista e direttore d'orchestra
* Maria Elena Vandone
(1980), attrice, conduttrice tv e showgirl
* Giancarlo Bastianelli,
giornalista e conduttore radiofonico