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Todi


Conosciuta come "la città più vivibile del mondo" in base alle ricerche pubblicate dal professor Richard S. Levine della U.S. Kentucky University[1], sorge in cima ad una collina, la cui sommità supera di poco i 400 metri, che si affaccia sulla media valle del Tevere.

 

Il territorio comunale, uno dei più vasti della regione Umbria, è per lo più collinare è composto da una miriade di piccoli insediamenti. I centri principali, oltre alla città di Todi, sono Pantalla e la zona di Ponterio-Pian di Porto, che comprende anche l'area industriale della città.

 

 

Storia

 

Città etrusca, fondata tra l'VIII ed il VII secolo a.C. dagli Umbri (che si stanziarono dall'altra parte del Tevere, rispetto agli Etruschi) col nome di Tutere, che significa "Città di confine"[2].

 

Si sviluppò particolarmente fra il V e il IV secolo a.C. quando, nel 340 a.C., divenne romana acquistando posteriormente il nome di Colonia Julia Fida Tuder (I secolo a.C.), con il diritto di coniare moneta propria.

 

Quando venne ascritta alla tribù Clustumina vennero edificati i migliori e più belli palazzi romani.

 

Durante il periodo barbarico, Todi entra nell'oblio (poco o nulla si sa di questo periodo, e le poche notizie che si sanno non sono certe), ma secondo alcune fonti la città riuscì a fermare addirittura Attila[senza fonte].

 

Durante il Medioevo fu libero comune e poi signoria (sotto gli Atti), prima di entrare a far parte dello Stato della Chiesa.

 

Nel XII secolo la città conobbe una nuova espansione urbanistica, estendendosi dal Castello di Alviano, a sud, al Piano dell'Ammeto presso Marsciano, a nord, dalla sincrinale dei monti Martani ad est alle Gole del Forello, sovrastanti il Tevere, ad ovest.

 

Nel 1244, i tre borghi creati dalle classi artigianali vennero cinti da mura lunghe all'incirca 4 km, con tanto di porte e bastioni a tutt'oggi integre.

 

Nel 1367 divenne comune autonomo, per entrare a far parte dello Stato della Chiesa, e cominciò la sua decadenza passando da una signoria all'altra (tra cui quella dei Malatesta e di Francesco Sforza).

 

Angelo Cesi trasformò varie zone di Todi, allargando vie ed abbellendo alcuni palazzi.

 

Oggi Todi è pressoché identica alla Todi medievale, come risulta da una stampa di Giacomo Lauro del 1633.

 

In seguito alla restaurazione, molti tuderti entrarono a far parte della carboneria e della Giovine Italia.

 

Garibaldi, riparandosi a Todi dopo la disfatta della Repubblica Romana, infiammò di nuovo il patriottismo tuderte e molti abitanti di Todi lo seguirono, vestendo le caratteristiche camicie rosse fino alla III guerra d'indipendenza, durante la quale molti furono arrestati e morirono in battaglia. Qui a Todi passò anche Anita Garibaldi, incinta e già in preda alle doglie: di lì a poco morì nei pressi delle Valli di Comacchio. Braccato dalle milizie austriache, Garibaldi fu costretto alla fuga.

 

Todi è inoltre nota per aver dato i natali a Jacopone De Benedetti (conosciuto meglio come Jacopone da Todi), poeta dugentesco che compose storiche laudi come "O Signor, per cortesia".

 

Musei

 

Nella cattedrale della Santissima Annunziata vi è un dipinto di Ferraù da Faenza, d'ispirazione michelangiolesca, chiamato Il giudizio universale. Nella cripta vi è un museo.

 

Monumenti e luoghi d'interesse

 

Il centro storico, medievale, vanta edifici sacri di prestigio come la Concattedrale della Santissima Annunziata, la chiesa di San Fortunato ed il convento di San Giovanni Battista. Fuori dalle mura si trova la famosa chiesa rinascimentale di Santa Maria della Consolazione.

 

Nella cattedrale della Santissima Annunziata vi è un dipinto di Ferraù da Faenza, d'ispirazione michelangiolesca, chiamato Il giudizio universale. Nella cripta vi è un museo.

 

Nella cripta della chiesa di San Fortunato vi è una tomba di 4 santi (tra cui San Cassiano) e, su di una parete del muro, un ovale con l'immagine ad affresco del beato Jacopone da Todi.

 

D'interesse è anche la rocca, che con i suoi 411 m s.l.m. è il punto più elevato della citta. La rocca è stata edificata per volontà di papa Gregorio IX nel 1373. Per la sua edificazione è stato necessario abbattere alcuni edifici nei dintorni (il monastero di San Leucio e alcune case private del "Borgo di San Giorgio"). Dopo svariati anni, nel 1503, fu demolita per volontà di Ludovico degli Atti. Ora restano della rocca:

 

    * un torrione rotondo

    * "il Mastio"

    * resti di fortificazione.

 

Altri monumenti [modifica]

 

    * il museo civico, sito all'ultimo piano dei Palazzi del Popolo e del Capitano, restaurato nel 1997. Possiede una collezione di numismatica, archeologia, tessuti, ceramiche, nonché una pinacoteca;

    * il Museo Lapidario della città di Todi, presso il Polo Museale delle Lucrezie, dove è conservata una raccolta, tra le più antiche dell' Umbria, di materiali lapidei di età romana, medievale e moderna;

    * in Piazza del Popolo:

          o il Palazzo del Popolo,

          o il Palazzo del Capitano,

          o il Palazzo dei Priori,

          o il Palazzo Vescovile, finito di costruire nel 1593 su ordine (e finanziato) del vescovo Angelo Cesi, che fece apporre il proprio stemma sopra al portone, stemma attribuito al Vignola. Oltrepassato l'ingresso si accede ad una corte interna, mentre al primo piano vi sono un salone affrescato da Ferraù da Faenza, detto il Faenzone, nel 1594, ed una galleria affrescata da Andrea Polinori, terminata nel 1629).

    * il carcere di San Cassiano,

    * i nicchioni romani (siti nel piazzale del mercato vecchio, chiamato così per via del mercato che si tenne in questa piazza dal 1819), una costruzione romana con base di 48 m x 11 m; secondo alcune ipotesi, si tratterebbe di un tempio dedicato a Marte),

    * cisterne e cunicoli,

    * una triplice cerchia di mura difensive:

          o La terza cerchia di mura, come attesta la cronistoria locale, è stata ultimata nel 1244; è arrivata ai giorni nostri pressoché intatta grazie a svariati interventi di restauro e per esigenze difensive. La terza cerchia di mura è lunga circa 4 km ed è provvista di porte munite di contrafforti e bastioni. Le porte prendono il nome dalle città di destinazione:

                + Porta Perugina;

                + Porta Romana;

                + Porta Amerina;

                + Porta Fratta;

                + Porta Santa Margherita o della Consolazione, presso il relativo Tempio, demolita;

                + Porta Orvietana, franata, ne rimangono tuttavia degli avanzi;

                + Porta Cupa, franata.

          o Altre porte:

                + Porta Libera;

                + Porta Aurea;

                + Porta Catena o di Sant'Antonio, chiamata così per le catene di protezione a sbarramento dell'accesso.

          o La prima cerchia di mura è di epoca umbro-romana; ne rimangono resti prevalentemente nei pressi della Porta Marzia, ebbe delle modifiche nel XVII secolo.

          o Un'altra serie di mura si può ammirare nei pressi della Valle Inferiore (detta anche delle Lucrezie), localmente chiamata muro etrusco (impropriamente, perché realmente costruito in epoca romana - quest'opera è una delle più imponenti opere romane di Todi). Presentano due cunicoli (inferiore e superiore), costruiti per scopi idraulici ed ancora funzionanti.

    * un teatro (istituito con delibera comunale nel 1868), cui partecipò alla costruzione l'architetto aretino Carlo Gatteschi. Il teatro fu costruito demolendo le case circostanti e completato nel 1872. Annibale Brugnoli dipinse il sipario del teatro con una scena raffigurante l'arrivo di Ludovico Ariosto, a Todi nel 1531);

    * il palazzo Landi Corradi (sulla facciata si apre il portale in travertino attribuito al Vignola, fu sede di un seminario e fu restaurato nel 1954 per iniziativa del vescovo Alfonso Maria De Santis)

 

 

Eventi

 

    * Todi Arte Festival: si svolge solitamente a cavallo tra la fine di Agosto e gli inizi di Settembre. È una rassegna annuale di teatro di prosa e lirico, di danza, di musica colta e etnica, di arti visive e di incontri letterari. Per anni è stato diretto da Silvano Spada con il nome di TodiFestival, mentre dal 1997 al 2007, con il cambio di denominazione, la direzione artistica è stata affidata all'attrice Simona Marchini, per poi passare nel 2008 a Maurizio Costanzo.

    * Rassegna Antiquaria d'Italia: una delle più antiche e prestigiose mostre mercato dell'antiquariato del mondo, si svolge tradizionalmente a partire dal Giovedì Santo per chiudersi alla domenica successiva alla Pasqua

    * Mercatino dell'antiquariato: si svolge nella piazza principale della città ogni seconda domenica del mese.

    * Festa di Santa Maria della Consolazione: è la festa tradizionale di Todi. Si svolge l'8 di Settembre in onore della Madonna della Consolazione, davanti al tempio cinquecentesco di ispirazione bramantesca. La chiusura, per tradizione secolare, è affidata a fantastici giochi di artificio.

    * Gran Premio Mongolfieristico: Raduno internazionale di mongolfiere, provenienti da tutto il mondo, che allietano i cieli tuderti nella seconda settimana di luglio.

    * Fiera di San Martino, 11 novembre: le vie del centro storico si riempiono di bancarelle trasformando l'intera città in un grande mercato.

    * Nel 2007 si sono svolte le celebrazioni per il VII centenario della morte di Jacopone da Todi (1306-2006).

 

Personalità legate al luogo

 

    * Degna di Todi, (... – Todi, 303), santa.

    * Martino I (Todi, ... – Cherson, 655) fu il 74° Papa della Chiesa cattolica dal 649 al 655.

    * Jacopone da Todi (Todi, 1233 circa – Collazzone, 1306), religioso e poeta, venerato come beato dalla Chiesa cattolica.

    * Matteo d'Acquasparta (Todi, 1240 – Roma, 1302), cardinale, teologo e filosofo.

    * Bonifacio VIII (Anagni, 1230 circa – Roma, 1303), fu il 193° Papa della Chiesa cattolica dal 1294 alla morte. Studiò qui, dove era vescovo suo zio Pietro Caetani

    * Francesco Atti (Todi,... – Vaucluse, 1361), vescovo cattolico e cardinale.

    * Ludovico Racaniello (Todi, 1352 – Montecchio, 1441)capitano di ventura.

    * Nicola Cusano (Kues, 1401 – Todi, 1464), cardinale, teologo, filosofo, umanista, giurista, matematico e astronomo tedesco.

    * Luzio Luzi (Todi, inizio XVI secolo – fine XVI secolo), pittore.

    * Pupella Maggio (Napoli, 1910 – Roma, 1999), attrice teatrale e cinematografica che per un breve tempo soggiornò qui.

    * Carlo Urru (Todi, 1915 – Perugia, 2002), vescovo cattolico.

    * Alberto Galassi (Todi, 1922 – Firenze, 2002), calciatore.

    * Ennio Antonelli (cardinale) (Todi, 1936), cardinale e arcivescovo cattolico.

    * Catiuscia Marini (Todi, 1967), politica, presidente della Regione Umbria, già sindaco e parlamentare europeo.

    * Giovanna Granieri (Todi, 1974), cestista.

    * Angelo Orazi (1951), ex-calciatore della Roma

    * Domenico Zampolini (1957), ex-nazionale di pallacanestro

    * Roberto Brunamonti (1959), ex-nazionale di pallacanestro

    * Mauro Boccafresca (1962), ex-calciatore

    * Antonello Palombi, tenore

    * Marco Martani (1968), sceneggiatore e regista

    * Egidio Flamini, pianista

    * Noè Cruciani, campione di pugilato

    * Vincenzo Maria Rippo (1947-1970), poeta

    * Gabriele Francioli (1970), musicista e direttore d'orchestra

    * Maria Elena Vandone (1980), attrice, conduttrice tv e showgirl

    * Giancarlo Bastianelli, giornalista e conduttore radiofonico

    * Mirco Patarini, fisarmonicista, editore e industriale